sabato 28 luglio 2007

Amen

Via i condannati dal Parlamento: evviva, sarebbe ora, meglio tardi che mai. Ma anche via gli assenteisti dagli ospedali e dagli uffici pubblici (vedi il caso di Perugia), perchè il vecchio slogan dell’Espresso anni Sessanta (”Capitale corrotta, Paese infetto”) andrebbe letto al rovescio, almeno ogni tanto: Paese infetto, Capitale corrotta.
Sono italiano ormai da più di cinquant’anni, e mi sono fatto l’idea che tra potere e società non ci sia quasi alcuna differenza di calibro etico. Elettori che considerano la furbizia una virtù eleggeranno politici che sono il loro specchio fedele. Un dipendente pubblico che va a fare la spesa, o un secondo lavoro in nero, o i propri comodi, facendo timbrare il cartellino a un collega e rubando i soldi (pubblici) del suo stipendio, è il degno elettore di un deputato ladro. E questo, mi sembra, si dice poco, o non si dice abbastanza: cercasi un blog che punti il dito contro il cosiddetto “uomo della strada” quando si comporta male. Il qualunquismo è esattamente questo: individuare nel Palazzo un comodo e vistoso capro espiatorio. Non affondare mai lo sguardo nel sociale, nei suoi vizi e nelle sue storture. Ad abusare del proprio potere si comincia da piccoli. La disonestà e la prepotenza di rione sono i mattoni che costruiscono un Palazzo marcio.
Michele Serra, L’amaca, 19 Luglio2007

martedì 24 luglio 2007

domenica 22 luglio 2007

Tornato!

Alla chetichella come ero andato, sono tornato dalla vacanza studio a Hastings.
Quest'anno mi sono divertito, ho conosciuto proprio gente simpatica, sia all'interno del gruppo GEST, che al College.
Vediamo se riesco davvero a tenere i contatti.
Sono tornato. A presto aggiornamenti. Seri.