lunedì 24 dicembre 2007

La giovanile che vorrei

Mercoledì 19 abbiamo riunito, primo in Italia, il coordinamento provinciale provvisorio dei Giovani Democratici di Vicenza.

Dal Veneto e da Vicenza, terra difficile, abbiamo fatto i primi passi verso un’organizzazione giovanile grande e partecipata.

Una giovanile che parla di temi concreti.

Dobbiamo fare un’ammissione. Dalle primarie del 14 ottobre, all’interno del Partito Democratico, almeno dalle mie parti, ci stiamo arrovellando sulle forme, sulle regole e sugli organismi, dimenticando le idee.
Come il ceramista che, fatto il vaso, lo rifinisce e lo cesella molto accuratamente, ma dimentica di riempirlo, noi dimentichiamo di riempire il meraviglioso contenitore che abbiamo creato di proposte e di temi concreti.
Questo dovranno fare i Giovani Democratici, parlare ai giovani dei problemi veri ed arrivare, attraverso il confronto democratico, a dei risultati.
Troppo spesso ha ragione il detrattore della politica che ci accusa di essere bravi “solo a parole”.
Ha torto e glielo dobbiamo dimostrare.

Una giovanile radicata nel territorio e, per questo, decentrata.

Se vogliamo che i giovani si avvicinino a noi, alla politica, dobbiamo parlare di problemi che loro sentono più vicini e quotidiani e questo non possiamo farlo né dal livello regionale né da quello provinciale. Deve essere incentivata la creazione di “nuclei” locali che coinvolgano, dalla scuola e dal luogo di lavoro, i giovani che hanno voglia di parlare e risolvere i problemi.

Una giovanile innovativa, nel merito, ma anche nel metodo.

Nel 2007, in una regione come la nostra, dove le nuove generazioni si informano di politica per il 44% grazie alla rete, dobbiamo essere noi giovani per primi a portare il cambiamento, soprattutto per quanto concerne le nuove tecnologie, più vicine a noi per ragioni anagrafiche e non solo.
Come primo atto per quanto riguarda la comunicazione, infatti, i Giovani Democratici di Vicenza si sono dotati di un sito (http://giovanidemvic.altervista.org) e di un gruppo di discussione (http://groups.google.com/group/giovanidemvicentini).

Questi, però, sono ancora i primi passi.

La giovanile che voglio io, oltre ad essere grande e partecipata deve essere anche autonoma.
Credo che nessuno dei giovani che si sta impegnando nella creazione di questa organizzazione si nasconda che sarà legata a doppio filo al Partito Democratico. Non possiamo immaginare di non riunirci nelle sedi del PD, di non avere i nostri stand alle feste dell’Unità (o come si chiameranno) e, fatto non secondario, non possiamo dimenticare che i fondi del PD saranno anche nostri.
Uno dei motivi che mi hanno convinto della necessità di un’organizzazione giovanile è, però, il bisogno di autonomia propositiva delle nuove generazioni. È necessario che i giovani, per confrontarsi col partito, siano presenti con una posizione chiara, condivisa ed elaborata in piena autonomia.
Per avere ciò i Giovani Democratici dovranno viaggiare su un binario parallelo ma distinto rispetto al Partito Democratico, dovranno essere in grado di esprimere, quando lo si ritenga necessario, una posizione diversa, anche per stimolare il partito e offrirgli spunti di riflessione e di crescita.
Dovremo essere, parafrasando Socrate, “tafani ai fianchi del partito”.

Credo che ci dovremo porre questo obiettivo, se siamo giovani che hanno “qualcosa da dire”.

Recoaro Terme, 23 dicembre 2007

Alberto Trivelli


Pubblicato su Fermentidemocratici

domenica 23 dicembre 2007

Nostalgia...

Ho trovato questo filmato su youtube. Una storia si chiude oggi, noi siamo la forza che ne deve cominciare un'altra. Però gli occhi lucidi vengono lo stesso.

martedì 18 dicembre 2007

venerdì 23 novembre 2007

Pro Iuvenile


Recoaro Terme, 22 novembre 2007


Le nostre primarie hanno cambiato la politica e sarebbe riduttivo riferirsi solo ai processi aggregativi che si sono ingenerati sia alla nostra destra che alla nostra sinistra.
Le primarie hanno cambiato la politica, perché hanno impresso una svolta partecipativa (che si badi bene a non disperdere) ai processi decisionali che prima avvenivano quasi esclusivamente nelle chiuse stanze del “palazzo”.

Noi giovani ci dobbiamo dunque confrontare con una realtà diversa rispetto a quella alla quale si approcciavano le organizzazioni giovanili dalle quali parte di noi proviene.
Come siamo stati entusiasti rispetto al progetto del Partito Democratico, così dobbiamo esserlo nell’ascoltare e interpretare le sollecitazioni provenienti da una società che, ancor più dopo il 14 ottobre, affronta il mondo con occhio critico ed analitico.
Dobbiamo cogliere le perplessità e le proposte di quei giovani a cui non bastano partiti di plastica.

Per fare questo, occorrono strumenti adatti e funzionali.
Nelle ultime settimane c’è stato chi ha parlato di un’organizzazione giovanile del PD come una “riserva indiana”, sostenendo che il nostro debba essere il partito dei giovani.
Io questo partito non lo voglio. Il mio Partito è quello degli italiani, dalla pediatria alla geriatria.
Solo all’interno di un partito che riconosca a pieno tutte le sue componenti, anche generazionali, può e deve trovare spazio un’organizzazione giovanile forte e radicata. Per due motivi.

Prima di tutto dobbiamo considerare l’attrattiva che, nel bene e nel male, i partiti hanno sui giovani. Non è realistico pensare che molti nostri coetanei, pur interessati alla realtà che li circonda, si iscrivano ad un Partito la cui tessera, di qualunque colore essa sia, è spesso sentita come troppo pesante ed impegnativa.
Solo un’organizzazione giovanile può catalizzare quelle energie che, senza l’impegno di una tessera, vogliono contribuire allo sviluppo e all’affermazione del partito da cui si sentono rappresentati.
Questo deve essere fatto prima di tutto sul piano locale. In un’Italia troppo spesso bloccata dalla sindrome NIMBY, è chiaro a tutti che i problemi che appassionano per primi e di più sono quelli che coinvolgono se stessi, il proprio comune. Per questo è necessario che l’organizzazione che ci daremo vada il più possibile nella direzione del decentramento, non al fine di creare innumerevoli “gruppi di pressione” a livello più alto, ma di avvicinare il partito al cittadino e, auspicabilmente, le soluzioni ai problemi.
È chiaro però che l’organizzazione di un partito e di una giovanile che si pongono in primis come nuovi, non si può basare esclusivamente sulla stantia scala gerarchica sezione-provincia-regione-nazionale.
Noi giovani per primi dobbiamo farci latori di strumenti di comunicazione e di coordinamento nuovi, che sono disponibili grazie alle nuove tecnologie e che sta solo a noi sfruttare.
Sul sito www.partitodemocraticoveneto.org è comparso un sondaggio che evidenziava il fatto che i giovani veneti al 44% si informino di politica grazie ad internet.
Di fronte ad un dato così lampante, che riguarda proprio la fascia a cui noi ci dovremo rivolgere, non possiamo permetterci di far finta di non vedere e di continuare ad usare il web poco e il più delle volte come una vetrina, priva di interazione da parte degli utenti.
É significativo il fatto che, prima dell’organizzazione stessa, sia nato un network nazionale di coordinamento (www.fermentidemocratici.ilcannocchiale.it) su internet.
A prima vista può sembrare di scarsa importanza, ma è democratico anche questo.

Il secondo motivo che mi spinge ad auspicare la nascita di un’organizzazione giovanile del PD è più “politico”.
Infatti, all’interno di un partito per definizione democratico, i giovani devono essere dotati di una forte autonomia propositiva.
Non dimentichiamo l’esperienza, tra le tante, della proposta di legge “Accesso al Futuro”, elaborata e fortemente sostenuta dalla Sinistra Giovanile, che entrò poi a far parte del programma del Presidente Prodi.
Per questo non posso che auspicare che i Giovani Democratici, se così si chiameranno, viaggino su un binario sì parallelo a quello del partito, ma chiaramente distinto e autonomo in quanto a proposte.
Certo, questo causerà prima o poi una diversificazione tra la linea del PD e quella dei GD, ma non è anche questo il sale della democrazia?

È chiaro, però, che, almeno nella sua fase iniziale, un soggetto generazionale non può avere un impatto sulla società pari a quello del partito.
Per questo a chi dice di organizzare delle primarie anche per i Giovani Democratici, io mi permetto di esprimere il mio disaccordo.
Non commettiamo l’errore di giocare, come bambini, troppo col giocattolo nuovo, fino a romperlo.
Non possiamo pensare che la gente venga a votare ogni quindici giorni.
Quello delle primarie è stato un ultimo gesto di fiducia che ci dobbiamo meritare, prima di chiederlo nuovamente.
Radichiamoci, spendiamo tutte le nostre energie in una campagna vera di tesseramento, poi potremo permetterci di organizzare una machina di consultazione seria e coinvolgente.

Alberto Trivelli

[grazie alla maestra Sevwandi (Serwandribudi)]

martedì 13 novembre 2007

...il ritorno

Sono costituente nazionale del PD e rappresentante d'Istituto. Mi sembrano due buoni motivi per essere stato impegnato...

mercoledì 5 settembre 2007

giovedì 23 agosto 2007

Sulle primarie

No, io non sono un democratico della prima ora. Il motivo è semplice, io alla prima ora non c'ero. Sono entrato in ritardo, si direbbe, ma giustificato. Nel 1994, quando è nato l'Ulivo, io avevo la bellezza di 4 anni e, guardando il telegiornale, candidamente chiedevo ai miei genitori "cosa mai hanno sti politici che alla tv si sente sempre che fanno polemiche su tutto?".Poi, crescendo, ho iniziato a capire il perchè delle polemiche e a distinguere quelle che condividevo da quelle che mi sembravano stronzate. Nel Maggio del 2005, a 14 anni, età minima, mi iscrivo alla Sinistra Giovanile, in un partito che già so di dover accompagnare fino alla imminente fine.
Questa breve parentesi biografica per dire che in questo progetto ci credo da quando posso. É abbastanza mortificante, dunque, vedere come stanno andando le cose nel percorso costituente. Non voglio neanche stare qui ad elencare tutte le cose che non vanno, non è nella mia indole ottimista, ma devo anche dire che tra le scaramucce una più penosa dell'altra (e qui sono d'accordo con la Bindi, parliamo di programmi, acciderbolina!) qualcosa di buono c'è. Le candidature multiple, ad esempio. Chiaramente il Uolterone vincerà, ma è interessante e democratico vedere come.
Sia chiaro, io lo sostengo. Non l'ho ancora scritto su questo blog, ma da almeno una anno parlo del ticket (qualcuno mi spieghi perchè lo chiamano ticket, io non l'ho ancora capito) Veltroni-Franceschini come di quello vincente (lasciatemi un po' di soddisfazione per i miei vaticini), per il PD e per l'Italia.Non credo che sia una candidatura d'apparato, credo che sia una candidatura naturale. Basta vedere come impenna il PD nei sondaggi quando si nomina er sindaco!
Non so ancora quale lista voterò, voglio vedere le persone (e nel comitato ci sto dentro, almeno non me le faccio proprio imporre!).
Sul piano locale, comunque, anche per noi comitates, il buio è totale, non si riescono a trovare persone da candidare. Io ho comunque intenzione di battermi, voglio che ci siano giovani. Cazzo, mica solo democratici della prima ora!

martedì 7 agosto 2007

venerdì 3 agosto 2007

Il rispetto delle regole

Sabato scorso, come Comitato "14 ottobre", abbiamo organizzato una raccolta firme per i candidati alla segreteria del PD.
Per la cronaca, abbiamo raccolto 48 firme in due ore, con un clima che più antipolitico non si può, dove la frase che più mi sentivo ripetere era "non mi interessa".
A questo appuntamento ho invitato anche un amico, giovane iscritto all'Italia dei Valori, con il quale condivido l'auspicio di una futura confluenza nel Partito Democratico del soggetto di Di Pietro.
Mentre distribuiva i volantini, Giovanni, questo è il suo nome, rimaneva fedele al cavallo di battaglia legalitario del suo partito, a quei valori di rispetto delle regole che dovranno essere alla base del Partito Democratico, per dargli fondamenta forti.
Come si sarà sentito Giovanni nel sentire che il leader del suo partito, di un ex magistrato, che ha fatto del rispetto della legge una professione prima e un impegno poi, ha provato a scardinare non solo le regole in senso stretto del Partito Democratico, ma anche quelle del vivere comune e del buon senso?
Come si può pensare di poter entrare dalla porta principale se fino a poco prima non solo su quella porta si pisciava, ma da fuori si gridavano anche insulti a chi stava dentro?
Di Pietro ha provato ad entrare da quella porta, e ci ha provato anche di notte, proprio come i ladruncoli di bassa lega, come chi si vantava di combattere.
Questo comportamento non mi è piaciuto, come non credo sia piaciuto a quanti dell'Italia dei Valori, già si sentono parte del processo democratico.
Si scusi Tonino, si cosparga il capo di cenere e entri nella sua casa naturale a capo chino.
Almeno i suoi iscritti potranno entrare a testa alta.
C'è già chi l'ha fatto.

Ovviamente su Pannella non mi pronuncio. Troppe parolacce.

sabato 28 luglio 2007

Amen

Via i condannati dal Parlamento: evviva, sarebbe ora, meglio tardi che mai. Ma anche via gli assenteisti dagli ospedali e dagli uffici pubblici (vedi il caso di Perugia), perchè il vecchio slogan dell’Espresso anni Sessanta (”Capitale corrotta, Paese infetto”) andrebbe letto al rovescio, almeno ogni tanto: Paese infetto, Capitale corrotta.
Sono italiano ormai da più di cinquant’anni, e mi sono fatto l’idea che tra potere e società non ci sia quasi alcuna differenza di calibro etico. Elettori che considerano la furbizia una virtù eleggeranno politici che sono il loro specchio fedele. Un dipendente pubblico che va a fare la spesa, o un secondo lavoro in nero, o i propri comodi, facendo timbrare il cartellino a un collega e rubando i soldi (pubblici) del suo stipendio, è il degno elettore di un deputato ladro. E questo, mi sembra, si dice poco, o non si dice abbastanza: cercasi un blog che punti il dito contro il cosiddetto “uomo della strada” quando si comporta male. Il qualunquismo è esattamente questo: individuare nel Palazzo un comodo e vistoso capro espiatorio. Non affondare mai lo sguardo nel sociale, nei suoi vizi e nelle sue storture. Ad abusare del proprio potere si comincia da piccoli. La disonestà e la prepotenza di rione sono i mattoni che costruiscono un Palazzo marcio.
Michele Serra, L’amaca, 19 Luglio2007

martedì 24 luglio 2007

domenica 22 luglio 2007

Tornato!

Alla chetichella come ero andato, sono tornato dalla vacanza studio a Hastings.
Quest'anno mi sono divertito, ho conosciuto proprio gente simpatica, sia all'interno del gruppo GEST, che al College.
Vediamo se riesco davvero a tenere i contatti.
Sono tornato. A presto aggiornamenti. Seri.

venerdì 29 giugno 2007

Il mio intervento alla costituzione del comitato “14 ottobre” per il Partito Democratico della Valle dell’Agno

Questa sera siamo qui per dare vita, anche nella nostra Vallata dell’Agno, ad un partito che sia plurale, europeo ed europeista, partecipato, ma soprattutto siamo qui per dare vita ad un partito che sia nuovo.
La politica, oggi, per scrollarsi di dosso l’aria di “casta” che la permea, deve rinnovarsi nelle idee, nei metodi, ma soprattutto nelle persone.
Idee, metodi e persone. Proviamo a guardare da questi tre punti di vista ciò che è stato fatto finora nella costruzione del Partito Democratico.
Le idee. Fin dal 1995, quando è nato il primo embrione di quello che ora è l’Ulivo, c’è unità d’azione pressoché totale tra DS e Margherita.
In questi 12 anni di cammino in comune sono emersi anche i metodi che devono accompagnare la nascita del Partito Democratico: primo tra tutti le primarie, con il principio “una testa, un voto”.
Si è visto che per restituire dignità ad una politica che sempre pi è distaccata dalla gente, occorrono forme di partecipazione inedite e ad ampio raggio.
Questo sono state le primarie che hanno visto vincitore Romano Prodi, uno straordinario momento di mobilitazione e di partecipazione collettive contro la destra berlusconiana e soprattutto per un’idea diversa di Italia.
Abbiamo detto idee, metodi e persone.
I primi due li abbiamo visti, ora arrivano le note dolenti.
Per costruire un partito che sia veramente nuovo, bisogna partire dalle persone: senza un deciso ricambio generazionale e di genere, c’è poco da fare, questo sarà l’ennesimo insuccesso!
E bisogna dire che in questo senso, questa avventura del Partito Democratico è cominciata davvero male.
Già nella formazione del famoso comitato dei 45 non è stato inserito nemmeno un membro che avesse meno di 40 anni.
Io mi chiedo come i nostri leader abbiano potuto pensare di stabilire le regole del partito nuovo senza interpellare coloro che di questo partito dovranno essere i protagonisti?
Il punto di vista dei giovani è sempre stato quello meno ascoltato, mentre noi dovremmo essere tra i primi ad essere consultati.
La mia organizzazione, la Sinistra Giovanile, si è fatta promotrice l’anno scorso di un Progetto di Legge, chiamato Accesso al Futuro.
Era un insieme di provvedimenti, che ora si stanno finalmente realizzando, che avrebbero favorito i giovani, nel lavoro, nella scuola, negli affitti, nell’erogazione dei mutui e via dicendo.
In Parlamento questo pacchetto è stato presentato dall’On. Piero Ruzzante, un nostro eletto di Padova.
Lui, però, pur essendo bravissimo, è nato nel 1963.
Io mi chiedo: è possibile che a presentare quella legge non ci sia stato un deputato trentenne?
Io credo che a questo proposito la politica debba fare una profonda autocritica e che il Partito Democratico sia la sede giusta.
È necessario, dunque, un ricambio generazionale, e a cominciare, proprio da qui, da questa sera e da questa sala.
Infatti, con le primarie di ottobre, avremo un’occasione straordinaria per dare un regnale forte di rinnovamento.
Ecco, io vorrei che il comitato che costituiamo stasera si impegnasse per garantire, nel nostro collegio, almeno 2-3 eletti giovani.
Credo che le potenzialità, nel nostro territorio, ci siano. Credo che ci voglia solo un po’ di coraggio. Spero che faremo tutti la nostra parte.

Alberto Trivelli

domenica 24 giugno 2007

Herman Medrano - El panin ludro

Ecco chi ero a vedere ieri sera.
Troppo forte!!!
A go el cuèo che ga el porto d'armi!!Hahahaah!
UòUòUò!!

giovedì 21 giugno 2007

Un capolavoro


Una vignetta di Marco Scalia trovata qui. Magnifica.

martedì 19 giugno 2007

Saperi democratici


A qualche populista demagogo potrà sembrare strano che alcuni di questi parlamentari, scrivano un appello così accorato perché il Partito Democratico sia un partito anche e soprattutto di cultura.
A dispetto del clima antipolitico che si respira ultimamente (e non solo), ecco un progetto serio per un partito che persegua politiche culturali non soltanto predicate, ma anche praticate (mammamia quanto è bella questa massima!).
Quello che comincia come un testo carico della retorica già sentita su investimenti sulla cultura eccetera, dà invece dei seri spunti di riflessione su quella che dovrà essere la linea del Pd in merito.
Primo. L'autonomia dei territori non si tocca, ma la cultura non può essere subordinata all'esigenza della singola realtà locale. Dobbiamo, da europeisti come siamo, investire a livello dell'UE.
In soldoni, non bisogna insegnare il dialetto nelle nostre scuole mentre nel mondo parlano l'inglese già da bambini.
Secondo. Promozione convinta della formazione culturale, in pratica una sensibilizzazione dell'elettorato, per avere dei momenti di partecipazione democratica il più sentiti e coinvolgenti possibile.
Terzo. Un'azione, all'interno del Pd, di promozione della soggettività politica di ognuno e della sua rielaborazione personale, per un partito "nuovo, perché al proprio interno promuove e dà valore a chi costruisce, piuttosto che a chi oppone veti".
Io ci sto!

mercoledì 13 giugno 2007

lunedì 11 giugno 2007

domenica 10 giugno 2007

1€ 2 gettoni


Che notiziola succulenta questa...
Ma loro mica andavano a giocare in oratorio, vero?

venerdì 8 giugno 2007

Non è la fine...è solo l'inizio

Il titolo epico qui sopra sta ad indicare che, prima di tutto, oggi è finita la scuola. Praticamente.
Oggi è stata proprio una bella giornata a scuola, ci si diverte proprio quando i giochi sono fatti e i professori si mostrano come esseri umani.

Ad ogni modo, tornato a casa e acceso il pc, mi trovo davanti a quello che probabilmente sarà l'impegno principale dell'estate (dopo il cazzeggio): la costruzione del Partito Democratico.
Infatti, la sorellona della piccola Ester (se leggi mi aspetto una sberla minimo) mi ha mandato una mail di invito ad un incontro che si svolgerà Valdagno, all'Elettromeccanica Zamberlan, alle 20:30 di lunedì sera. Si parla di giovani e PD a Valdagno. Volete che il responsabile provinciale scuola (prrrrr) della Sinistra Giovanile non ci sia???Ebbene ci sarò!

P.S.:Caro Blog, ora che sono a casa prometto di aggiornarti più spesso.

domenica 3 giugno 2007

Questo tizio è un grande

Girovagando per la rete (invece di tradurre il discorso di Critognato del De Bello Gallico) ho trovato i video di questo tizio fortissimo, un mago del video editing. Guardate questi video e ditemi se non è un grande.



sabato 2 giugno 2007

GOOD Magazine: Internet Porn

Molto ben...documentato!

Cento



E siamo a 100. Mica 45 come le mezze seghe.
É proprio di questi 45 che vorrei parlare nel mio centesimo post, un post importante per un argomento fondamentale.
Nei miei giorni passati lontano dal blog causa studio, infatti, sono state fatte (almeno) due grandissime cazzate.
La prima, l'hanno detto tutti, è stata la composizione del Comitato dei 45, senza neanche un under 40. É inutile negarlo, il partito democratico ce lo vogliono propinare, non far costruire.
Fortunatamente Sg, GdM e giovani outsider si sono mossi in fretta, proponendo però strade, come i paracomitati, ben poco praticabili. É finita con Occhetto l'epoca dei governi ombra.
I giovani si devono battere strenuamente prima per avere una "quota" fissa di rappresentanza nelle liste per le Primarie di Ottobre, poi, qualora questo non si verificasse, e questo è molto probabile, ci deve essere una lista giovani. Non dobbiamo aver paura di ripercussioni nei rapporti coi partiti, vogliamo essere noi il Partito Democratico!
Deve essere finita l'epoca, e
qui vengo alla seconda cazzata, in cui si sceglievano i leader di notte a porte chiuse. Forse i nostri leader non si rendono conto di quale sia stata l'impressione che sulla base ha avuto questa scelta sciagurata.
Il partito democratico non si può permettere di non essere fortemente partecipato. E noi giovani ci dobbiamo battere perchè non sia così, lo dobbiamo prima di tutto a noi stessi.

domenica 27 maggio 2007

Al limite del grottesco


Però fa bene del sano cazzeggio...

Amen!!!

Il virus della fede

Navigando su YouTube, ho trovato un altro documentario molto interessante sulle religioni in generale.
Posto che io sia un convinto fautore del dialogo e della contaminazione tra valori, in questo documentario ho trovato molte delle ragioni che mi fanno essere ateo, laico, laicista e razionalista.
Il dialogo si deve fare con tutti, ma bisogna sempre far valere le proprie ragioni, guardatevi il documentario che è molto bello.

(il buon Alberto vi consiglia di guardarlo da Youtube con la funzione "schermo intero, l'hanno rinnovata e ora funziona benissimo!!)

Prima parte



Seconda parte



Terza parte



Quarta parte



Quinta parte



E, per concludere in bellezza, la mia passione

martedì 22 maggio 2007

Carlo e Licia - Gem Boy

Merita

Veneto e ulivista

Oggi mi facevano riflettere su quanto sia difficile essere un militante dell'Ulivo in Veneto.
Mi piacerebbe che nei commenti a questo post si segnalassero tutti i bloggers veneti e militanti dell'Ulivo. Se ne conoscete qualcuno, informatelo per favore.
Tanto per contarci.
Grazie.

Dei delitti (e delle pene)

Sono ateo, quindi son in qualche modo "di parte". Non mi piace il clima di scontro tra laici e cattolici che si vive oggi in Italia. Non credo sia produttivo e non posso che condividere ogni scelta che punti a mitigare questa contrapposizione. Ci si deve mettere d'accordo.
Ci sono però certe cose che non possono passare inosservate. Il dialogo lo si può cercare sulle scuole private, sul crocifisso nei tribunali, sull'8x1000. Ma non sui bambini.
Qui non c'è bisogno di parlarne: la giustizia e l'ingiustizia qui sono ben definite.

Di qualsiasi dialogo si tratti, c'è sempre bisogno di un terreno comune di confronto che deve essere fatto di democrazia, di onestà e di giustizia. Occorre, per dialogare, prima di tutto risolvere i problemi.

Questo documentario della BBC sta giustamente riscuotendo grande successo su Google Video.
Guardatelo. Ne vale la pena.



(per una visone migliore consiglio di premere su "scarica" sulla colonna di destra e guardarselo con Google Video Player)

sabato 19 maggio 2007

Questa scuola mi sta uccidendo...

1. Non ne posso più di studiare, mi sento veramente sfaldare...E le prossime saranno due settimane de fuego!!

2. Che cazzo dice Fassino??? Stavolta ha proprio sbagliato a tendere così la mano a Pezzotta. Non si tratterebbe più, così, di dialogo, ma di calare le brache e cambiare l'intero impianto della legge.
Per fortuna siamo un Partito (Democratico) serio e ci hanno pensato subito Pollastrini e Bindi a smentirlo!

3. Non è possibile morire per uno spinello.

martedì 15 maggio 2007

De ludo

Di seguito la sostanza del mio intervento all'incontro sulla scuola al quale ho partecipato.

Intervento all’incontro sulla scuola per le provinciali, 14 maggio 2007

SALUTI

Io sono qui come studente. Vivo per cinque ore al giorno nella scuola, il Liceo Trissino, che ha formato i miei genitori e gran parte della mia famiglia.

È vero, però, che la scuola sta esplorando ormai da anni strade diverse da quella quasi banalmente didattica che ha percorso fino ad oggi. Ora il mondo offre a noi studenti possibilità nuove e queste non possono che corrispondere a necessità nuove.

Tutti hanno potuto vedere, negli ultimi anni, una progressione dell’ambiente scolastico:

  • Il sistema di insegnamento è cambiato da frontale a collaborativo
  • Si sono aggiunte, con il mondo che cambia, nuove discipline e con esse nuovi modi di pensare (come l’indirizzo informatico dell’ITIS o il Piano Nazionale Informatica introdotto nel mio liceo)
  • E per ultimo, ma non in ordine di importanza, si è dato compimento ad alcune delle più alte forme di rappresentanza studentesca come la Consulta Provinciale degli Studenti, di cui faccio parte.

È chiaro dunque che le nuove esigenze che accompagnano questi cambiamenti non possono essere soddisfatte dalla tradizionale forma della scuola.

Dovunque in Italia, anche in realtà molto vicine alla nostra, ci si sta muovendo nella direzione di una Cittadella degli Studi, ovvero uno spazio che raggruppi gli studenti di tutti gli Istituti.

Spesso a scuola ci parlano di interdisciplinarietà, di collegamenti tra le varie materie e tra le nostre competenze.

Cosa può esserci allora di meglio di una struttura che faccia nascere l’interdisciplinarietà dentro di noi, che non ce la faccia calare dall’alto, ma che stimoli negli studenti il confronto e l’incontro.

Sono convinto che se io o un qualsiasi altro alunno del Liceo ci confrontassimo in ambito scolastico con un alunno dell’IPSIA, avremmo sicuramente tanto da insegnare quanto da imparare.

Ben venga, dunque, ogni progetto di unificazione tra gli istituti e di integrazione fra studenti.

Voglio però prevenire un rischio.

Ho detto prima che la collaborazione non ci deve essere calata dall’alto. Mi correggo.

Nulla ci deve essere calato dall’alto.

In un’ottica di così radicale riforma del sistema scolastico valdagnese, sarebbe l’errore più grande lasciare inascoltata la voce degli studenti, di quelli che sono i fruitori della scuola.

Faccio parte, come ho già detto, della Consulta Provinciale degli Studenti, l’assemblea che raccoglie i rappresentanti di tutti gli istituti del vicentino. É un organo totalmente apolitico e apartitico che ha però le idee chiare per quanto riguarda la rappresentanza.

Vogliamo essere interpellati sempre su ciò che ci riguarda.

Ritengo questa una conditio sine qua non il progetto possa venire realizzato e realizzato con successo.

Deve però essere chiaro ad ogni amministratore, di ogni grado, che i giovani non sono solo studenti.

Le politiche giovanili sono sempre state considerate dai governanti un problema spinoso:

  • Negli anni ’60 e ’70 erano considerate di competenza del Ministero dell’Interno, quindi un problema di ordine pubblico.
  • Poi, negli anni ’80 sono entrate nell’ambito del Ministero per gli Affari Sociali, erano dunque un problema di ordine sociale.

Ora, con il governo di centrosinistra, è stato istituito il Ministero per le Politiche Giovanili e qualcosa si sta muovendo in positivo.

È in questa ottica che si deve muovere un’amministrazione locale nei confronti dei giovani, nell’ottica di aiuto alla più importante risorsa che si ha a disposizione.

Per questo si rende necessaria un’attenzione ai ragazzi anche e soprattutto fuori da scuola. Sono necessarie strutture che come e più della scuola promuovano l’incontro vivace e costruttivo tra i ragazzi.

In questa direzione, come non citare il progetto del Rivoli Village, di Marco Mari, una rivalutazione del teatro Rivoli di Valdagno come centro di aggregazione giovanile e culturale con un teatro, un ristorante, una sala da musica LIVE e una biblioteca.

Sarebbe miope realizzare una Cittadella degli Studi senza pensare minimamente al dopo studio.

Per questo non posso che augurarmi che la futura amministrazione provinciale agisca tenendo sempre sott’occhio una visione complessiva e a lungo termine del lavoro svolto.

È antistorico, nel momento che stiamo vivendo, pensare che la qualità della scuola possa dipendere solo dai programmi. Ora più che mai è necessario un processo a 360 gradi che faccia tornare i giovani alla cultura, all’impegno politico, al volontariato e all’associazionismo.

Io penso che sia soprattutto la scuola a dover farsi carico di questa esigenza: una scuola accessibile ma non facile, innovativa ma che non dimentichi le proprie ragioni.

Kennedy diceva: “Il futuro è dei giovani e dei progetti ambiziosi”.

Io dico che il progetto più ambizioso devono essere i giovani. Grazie.

lunedì 14 maggio 2007

Tonight!

Stasera parlo di scuola! Brrrr!

mercoledì 9 maggio 2007

Homo sum: humani nihil a me alienum puto

Post velocissimo perchè, come dimostra il titolo, devo studiare Terenzio

1. Ieri pomeriggio c'era Franco Giordano a Recoaro. Ha parlato per circa mezzora dicendo cose in larga parte condivisibili. Tuttavia non mi piace sentire che lo stato deve far sentire il proprio peso sull'economia nè che bisogna tornare ad andare in pensione a 57 anni. Ad ogni modo complimenti a Giuliano per aver portato il segretario nazionale del suo partito a Recoaro. Introducendo l'ospite, ha detto che altri segretari nazionali, e ha citato come esempio Fassino, non sarebbero venuti. Prima o poi lo voglio contraddire.

2. Sono stato invitato come relatore ad un incontro che si terrà, in occasione delle provinciali, a Valdagno, il mio Comune limitrofo dove studio e mi faccio prendere dalla Saturday Night Fever, lunedì 14 maggio alle 20:30 in cittadella sociale.
A contattarmi è stato il candidato di quel collegio, Paolo Peruffo, non tramite il partito e la Sg, ma bensì attraverso la conoscenza, a Valdagno, del mio ruolo di rappresentante del Liceo G.G. Trissino in consulta provinciale degli studenti. Le vie del Sig. Peruffo sono infinite!

3. Del mio foglio sulla montagna verranno stampati 300 volantini e 100 manifesti. Chi li distribuisce?

4. In Francia ha vinto Sarkò. Nulla da dire, complimenti a lui. Avercene di destra così.

5. Ultimamente nella mia testolina si accavallano idee per il Partito Democratico a livello locale. Prossimamente...

6. Quasi dimenticavo, oggi è l'anniversario sia della morte di Aldo Moro che di quella di Peppino Impastato. Due grandi uomini. Per tutti.

7. Plauto e Terenzio: VAF-FAN-CU-LO!!!!

sabato 5 maggio 2007

Recoaro: una montagna di opportunità

Ha preso definitivamente forma l'iniziativa partorita dalla mia florida mente con i Ds dell'ameno paesello in cui vivo.
Come già anticipato su questo blog, si parla di montagna. A Recoaro e in Italia. Il titolo (anch'esso frutto del mio frizzante intelletto) è infatti "Recoaro: una montagna di opportunità".
Per l'occasione ho anche fatto questo volantino con l'aiuto di tutta la famiglia. Infatti la graziosa M di montagna è stata elaborata da mia mamma e la foto a 360 gradi delle nostre montagne è stata scattata da mio cugino.

Ieri tutti gli ospiti mi hanno dato la conferma della loro presenza, la sala è stata prenotata e la mia opera è stata mandata in tipografia.

Appuntamento a venerdì 25 maggio, 20:30, al Caffè Municipale. E poi graspette!!!!

martedì 1 maggio 2007

domenica 29 aprile 2007

Responsabile? Ma chi, io?

1. Ieri attivo provinciale della Sinistra Giovanile. Approvata a maggioranza la nuova segreteria, di cui sono entrato a far parte come responsabile scuola. L'ordine del giorno sul quale la mia testolina si era sbattuta è stato sacrificato alla fine e approvato a maggioranza (4 astenuti). Peccato, spero comunque che qualcuno lo legga con attenzione e che non siano parole al vento. Per inciso, durante la notte scorsa mi è venuto in mente che un responsabile scuola serio non può prescindere dall'UdS. La prima cosa che ho fatto quando mi sono alzato dal letto è stata mandare una mail al coordinatore UdS di Vicenza. Quando c'è la professionalità...E la modestia poi...

2. Con i Ds del mio paesello ho in cantiere (inoltrato) un'iniziativa mirabolante, scoppiettante e frizzante per le provinciali. Si parla di montagna. Presto aggiornamenti in proposito.

3. Io AMO last.fm

sabato 28 aprile 2007

Prove di intesa nel centro destra

PRE-SCHOOL POLITICAL AD

«Ho troppa stima dell'intelligenza dei bambini per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi»

mercoledì 25 aprile 2007

25

13-19000000 Persone morte nel giro di quattro anni
6000000 Ebrei morti nei lager
5000000 Slavi morti nei lager
3000000 Prigionieri di guerra morti nei lager
1500000 Dissidenti politici morti nei lager
650000 Soldati deportati nei lager
600000 Rom e Sinti morti nei lager
300000 Portatori di handicap morti nei lager
250000 Omosessuali morti nei lager
44700 Caduti per la libertà
40000 Civili deportati
35000 Donne partigiane
21200 Mutilati e invalidi
2000 Testimoni di Geova morti nei lager
400 Stragi nel periodo della RSI
25 Aprile

sabato 21 aprile 2007

The real Pacman

Non ti crucciar di lor, ma garda e passa...

1. É ormai finito il IV Congresso nazionale dei Democratici di Sinistra. Lascia pochi dubbi sul futuro e tanta amarezza per i compagni persi durante il cammino. Non credo che li rivedremo.

Ho avuto occasione, in questi giorni, di sentire vari pezzi dei discorsi di Firenze e di leggere con cura l'Unità.
La relazione di Fassino mi ha quasi commosso, è dura dare l'addio al proprio partito, ma è anche bello dare il benvenuto a nuove idee, a nuovi compagni (proprio così!) e a nuove forme di partecipazione. Una relazione sentita e, a dispetto del giudizio di molti, molto sentita e profonda.
Ho sentito anche, casualmente, l'intervento di Franceschini. IO LO ADORO! Lui è uno di quelli della Margherita con i quali mi sentirò onorato di stare nello stesso partito!
Causa scuola, purtroppo, non ho sentito l'intervento di Mussi. Peccato. Per tutto.
Avrebbero potuto partecipare anche loro alla fasce costituente della novità, ma hanno scelto il rassicurante, caldo e accogliente passato.
Ora, almeno, non si tratta più del "se". Finalmente arriva il "come".

2. Online il nuovo sito dei Ds. Voglio vederlo finito, ma promette molto bene! C'è anche uno spazio per i blogger!

3. A tal proposio, ho preparato un Ogd da presentare al prossimo attivo provinciale della Sinistra Giovanile di Vicenza su blog, partecipazione, uso di internet e rappresentanza giovanile. L'Odg su cui mi sono basato me l'ha fornito Sergio. Grazie!

4. Qualcuno mi spieghi perchè nei comuni di Recoaro Terme (7270 abitanti) e Valdagno (26056 abitanti) non si riesce a trovare una copia del Riformista.

5. É un periodo un po' così, che cazzo!

martedì 17 aprile 2007

domenica 15 aprile 2007

giovedì 12 aprile 2007

Elio e le Storie Tese - Silos

Questa è la canzone del giorno a casa mia. Questa è arte!!!


Sappiamo che il nostro organismo
Secerne svariate sostanze
Ma il loro utilizzo ancora ci e' ignoto
Per la nostra scarsa nozione del cosmo
Per la nostra scarsa nozione del corpo
A causa del fatto che misconosciamo
Le varie funzioni a cui esso e' preposto e perche'

Diciam che la cacca fa schifo
Ma cio' non e' un dato oggettivo
Siam condizionati in questo giudizio
Dall'uomo che vive nel mondo rotondo
Che gira, che gira
Che gira, che gira e che mai si fermera'

Son tante le cose segrete
Dal nostro organismo secrete

Ci sono
I capperi, il muco, il bianco della lingua, il catarro, il sudore, lo sporco in
mezzo alle dita dei piedi
Il tartaro, il pus, le cacche delle ciglia, la formaggia, il cerume, il mestruo , la
pipi' e la pupu'

E allora cantiamo in coro
Cantiamo in coro
Cantiamo in coro

Voglio un silos si' lo voglio un silos per riporvi i frutti del mio corpo
Voglio un silos si' lo voglio un silos si' lo voglio per l'umanita'

Voglio un silos si' lo voglio un silos per riporvi i frutti del mio corpo
Voglio un silos si' lo voglio un silos si' lo voglio per l'umanita'

Sostanze...
Sostanze...
Sostanze...

I dati di cui disponiamo
Ci dicono che nel futuro
Le fonti di cibo piu' scarse saranno
Per l'uomo che vive sul mondo rotondo
Che gira, che gira
Che gira, che gira e che mai si fermera'

E allora ricorso fara'
A cio' che egli secernera'
E un silos d'amor riempira'

Con tanti
Capperi, il muco, il bianco della lingua, il catarro, il sudore, lo sporco in
mezzo alle dita dei piedi

Il tartaro, il pus, le cacche delle ciglia, la formaggia, il cerume, il mestruo , la
pipi' e la pupu'

E allora cantiamo in coro
Cantiamo in coro
Cantiamo in coro

Voglio un silos si' lo voglio un silos per riporvi i frutti del mio corpo
Voglio un silos si' lo voglio un silos si' lo voglio per l'umanita'

Voglio un silos si' lo voglio un silos per riporvi i frutti del mio corpo
Voglio un silos si' lo voglio un silos si' lo voglio per l'umanita'

Ebbene, questa musica sudafricana pero' deve dare spazio alla musica che fa ballare noi giovani. E la musica che fa ballare noi giovani e' la musica
country. E il country e' il canto della secrezione. Il violinista Fidelio
Rossi:

Le sostanze dal corpo secrete oggigiorno non sono piu' segrete
Le sostanze dal corpo secrete oggigiorno non sono piu' segrete
Le sostanze dal corpo secrete oggigiorno non sono piu' segrete
Le sostanze dal corpo secrete oggigiorno non sono piu' segrete

Il testo della canzone è tratto da AngoloTesti

lunedì 9 aprile 2007

Auguri!

Oggi, 9 aprile, è un'anno dal primo giorno del voto che ha portato la vittoria dell'Unione e un degno governo a questo paese.
Fonti attendibili definiscono il primo anniversario di nozze come "di carta" o "di cotone"e che sarebbe d'uso regalare un orologio, ma credo che di ticchettii ne senta già troppi questo esecutivo.

C'è quello dell'orologio di Berlusconi, che vuole che Prodi vada a casa, ma mica subito sennò è nelle peste con Casini.


C'è il ticchettio della bomba-dissidenti, che potrebbero far saltare (in aria) il governo per preservare il candore delle proprie anime.

C'è, come per Capitan Uncino, il ticchettio del coccodrillo in avvicinamento. Il coccodrillo si chiama Bagnasco e si avvicina sempre un po' troppo.


C'è l'ondeggiare del pendolo Mastella. Destra, sinistra,destra, sinistra,destra, sinistra,destra...

Fortunatamente c'è il metronomo della coalizione a dare il ritmo.

Facciamo una cosa. Lo regaliamo digitale sto orologio.

sabato 7 aprile 2007

Primarie!

Ho appreso prima una bellissima notizia. Il prossimo weekend ci saranno, in tutta la provincia di Vicenza, le primarie dell'Ulivo per la scelta del candidato alle elezioni provinciali. Prima di farlo di persona, voglio ringraziare tutto il gruppo dirigente dell'Ulivo a tutti i livelli, per aver permesso questa grande prova di democrazia, per aver compreso profondamente l'essenza di quello che sarà il Partito Democratico.
Come dice il segretario Fassino, in questa lunga intervista a l'Espresso:
«Siamo un partito vero,
con 600 mila iscritti e settemila sezioni nei comuni italiani, che sono ottomila. Siamo uno dei due partiti più grandi in Europa, l'altro è la Spd tedesca. Ai congressi di base, in vista del congresso nazionale di Firenze, hanno partecipato 250 mila iscritti, 50 mila in più rispetto al 2004. E 70 mila in più rispetto al 2001. Siamo tutta gente per bene, che fa politica per passione ogni giorno. Con una cultura di governo radicata e diffusa. E siamo utili alla democrazia italian

Io spero di poter portare tutti i miei compagni nella grande avventura del Partito Democratico, in quella grande comunità che sta dimostrando, anche nel piccolo della mia provincia, di avere un'idea nuova per la politica.

In ogni caso, credo sia meglio con noi che con altri. Senza pregiudizi, ma insomma!
Anzi no, un po' di pregiudizi ci sono!

Bonjour!

Vorrei dedicare un hip-hip urrà al candidato dell'estrema destra francese per le sue ultime dichiarazioni!!
Cazzo, ho passato tutta la mattina a scalpellare mattonelle per levare la mia vasca da bagno, ma questo mi ha fatto tornare le energie!!

P.S. Il blog ha raggiunto le 1000 visite, merci boucou (ma si scriverà così?)!

mercoledì 4 aprile 2007

Un gioco incredibile!!!!

Boxing Boy


Una particolarissima, eccezionale sfida sul ring, all'insegna di guantoni e cazzotti. Vi sentite allenati e pronti per salire sul quadrato? Allora ACCENDETE LA WEBCAM, collegatela al pc, e...



lunedì 2 aprile 2007

Piccoli liberali crescono

Ma che roba è!!!!
Ma ve lo immaginate con sotto il commento della Gialappa's? Ma per favore...

domenica 1 aprile 2007

Zorzan sindaco!!

Ho appena visto il sito elettorale dell'amico e compagno Andrea Zorzan, candidato sindaco dai Democratici di Sinistra di Thiene (VI) dei quali è anche segretario.
Vorrei tanto che i thienesi cogliessero al volo la possibilità di avere un sindaco venticinquenne. Speriamo che molti altri paesi seguano l'esempio....

sabato 31 marzo 2007

POST

Fantastica, trovata sul blog di Gattomammone.

giovedì 29 marzo 2007

Io sogno democratico


Grazie ad un articolo su Repubblica dell'altro giorno, ho scoperto Io sogno democratico, un'iniziativa promossa da una serie di artisti italiani, tra i quali Massimo Ghini, che ha come fine la scrittura di uno spettacolo teatrale a sostegno del Partito Democratico. L'idea mi ha entusiasmato e ho deciso di aderirvi subito. Ho inserito quindi il banner sul blog (cosa che invito tutti a fare) e ho scritto l'intervento sottostante. A proposito, ho mandato loro questa foto fatta in gita. Sembro nano ma mi sembra carina, e poi sono sotto l'Ulivo!

Sono nato nel 1990, io. Sono uno di quelli che avranno 20 anni nel 2010. Io la falce e martello sotto la quercia, non me li ricordo. Io di comunismo, socialismo e Democrazia Cristiana, ho solo letto sui giornali, sui libri e su internet. Su Wikipedia, anche.
Quando ero piccolo, mi ricordo al telegiornale che si parlava di Ulivo e ora mi fa sorridere chi chiede di rallentare, sembra passata una vita da allora! Sono giovane, sì, ma non sono mica nato ieri. Ho deciso, nell'estate di due anni fa, di iscrivermi ai Ds, perchè sono sempre stato di sinistra, perchè non sono mai stato comunista, perchè so che, nella vita, conta più la pratica della grammatica. Dovrei dirlo alla mia professoressa di greco. Mi sono sempre parse anacronistiche le anime belle, quelli che si richiamano al comunismo, un'ideologia morta prima che io nascessi. Certo, la sinistra storica ci ha dato molto, sono il primo a dirlo, ma ora siamo nel 2007 e siamo in Italia. Le cose cambiano, mi sembra il caso di star loro dietro. All'Italia non serve Zapatero, Zapatero serve alla Spagna. Non redo a chi propone una ricetta spagnola, francese o tedesca, qui siamo in Italia e abbiamo volenti nolenti o volenterosi le nostre peculiarità. Siamo noi ad aver avuto una presenza dei cattolici forte anche nel centro sinistra e un partito comunista, il più grande d'Europa, che comunista non l'è mai stato veramente. Ora ci vuole qualcosa di giovane, avvincente, stimolante, progressista, in una parola nuovo, nel merito e nel metodo. Io, che sono di sinistra, so che mi commuoverò ancora cantando l'Internazionale, che mi divertirò ancora coi compagni a servire alle Feste dell'Unità. Ma io, che di sinistra lo sono davvero, voglio andare avanti, non mi voglio fossilizzare su canti e feste che appartengono a quando non c'ero ancora. Voglio cambiare, condividere, allargare i miei orizzonti. Voglio sfidare ed essere sfidato. Sarà perchè sono giovane.

Congresso dei Ds di Recoaro

Ecco i risultati del congresso della mia sezione (al quale non ho potuto partecipare).

Ecco i risultati del congresso dei Democratici di Sinistra della sezione di Recoaro Terme.
Presenti 16 compagni su 52
Votanti:16
Mozione Fassino:14
Mozione Mussi:1
Mozione Angius-Zani:0
Schede bianche:1

Il segretario mi ha detto che è stato un bel dibattito. Appuntamento a quello provinciale!!!

mercoledì 28 marzo 2007

Ecco cosa fa muovere la freccia del mouse...

Svelato l'arcano...qui

Appunti sparsi

Un post schematico Cuperlo's style.

1. Ieri sera in sezione è stata una gran delusione. Ci siamo trovati in tre: io, il segretario, e il relatore del progetto che stiamo portando avanti. É la prima volta che succede e, per evitare che si ripeta, oltre a ripromettermi di dare una strigliata ai compagni, ho deciso di attivare Zookoda sul blog dei Ds di Recoaro.
Questo è un servizio che, grazie ai feed rss o atom, invia gratuitamente ad ogni iscritto, una newsletter con gli ultimi post del blog. Purtroppo, però, quando gli indico i feed del blog, li vede vuoti, ho chiesto un po' i aiuto in giro... se qualcuno sa qualcosa batta un colpo...

2.Il rifinanziamento alla missione in Afghanistan è passato al Senato e grazie alla compattezza dell'Unione eccetto tre anime candide... É paradossale ,però, che in Italia l'unica destra seria e coerente sia quella del partito di Cuffaro e che la destra moderna, europea e liberale si riduca ad un muro di contrarietà contro il governo.

3. Ho scoperto Io sogno democratico. A breve vi parteciperò, inserirò un banner sul sito e lo promuoverò più possibile, è proprio una bella iniziativa!

4. Questo pomeriggio sarà a base di questione omerica, Ettore e Andromaca e La gloria della vendetta, entrambi dal greco all'italiano con note grammaticali, stilistiche e sintattiche. EVVIVA!!!

domenica 25 marzo 2007

Di ritorno dalla gita...

Bella gita, non c'è che dire...A parte che, trovandola aperta, sono entrato in una sezione toscana!!!!Che figata, noi qui ce le sogniamo così...
Ad ogni modo torno a casa e mi ritrovo il Berlusca che dice che il PPE gli ha chiesto di mandare a casa Prodi e meno di un'ora dopo il portavoce del PPE che lo smentisce.
Ufff...

martedì 20 marzo 2007

Arezzo!

Domani mattina, ore 7:00, parto per la mia gita scolastica ad Arezzo e dintorni. L'euforia lascia posto al rammarico solo quando penso che salterò il congresso della mia sezione (mi dispiace querciarossa!), ma mi rincuora il fatto che dovrei partecipare a quello provinciale (speriamo!).
Oberato il bagaglio di cose presumibilmente inutili, ora è il momento di andare nanna, pensando ai quattro giorni che trascorrerò in compagnia della mia classe in terra amica (là do i ga l'unità su ogni tola! trad:laggiù c'è l'Unità su ogni tavolo).
Spero che il tempo regga e che il profilo culturale della gita si mantenga medio basso. Voglia di imparare=0.

lunedì 19 marzo 2007

mercoledì 14 marzo 2007

Siamo sempre stati più allegri noi!


party
Originally uploaded by albtriv.
Maracaibo!!!

lunedì 12 marzo 2007

I bambini sono di sinistra

Viva la Rivolizione



Con questo post appoggio un progetto di portata locale, ma comunque molto ambizioso: Il progetto è il Rivoli Village, di Marco Mari. Per saperne di più visitate il suo sito.

Giovanni Bivona


É un mito!!!! Io protesto. E tu?

sabato 10 marzo 2007

E se ne va...

La fine dell'era del Bellachioma, speravo coincidesse con la fine della superbia al governo.
Invece no.
Ho visto il Ministro della Giustizia, alleato del mio partito nella coalizione di governo, nel corso di uno dei suoi migliori sproloqui oscurantisti e fondamentalisti, dare del saputello ad un ragazzo gay che, in una trasmissione televisiva, difendendo in maniera esemplare i suoi diritti, portava a suffragio delle sue idee la Carta dei diritti dell'uomo.
Ad una battuta (anche poco divertente, devo dire) di un vignettista ho visto lo stesso Ministro andarsene dallo studio, per non venire processato ulteriormente.
Ebbene, questo è stato uno squallido esempio di come la tracotanza intellettuale di Mastella e di un certo tipo di politica, non sia finita coi governi Berlusconi.
Questa è la politica insicura e corrotta, assuefatta da un'estenuante serie di dibattiti senza contraddittorio.
Non è qualunquismo sostenere che i politici, proprio per l'incarico che ricoprono, dovrebbero costantemente essere incalzati e messi alla berlina dai giornalisti.
Non è qualunquismo perché sono sicuro che in quella occasione si vederebbe chiaramente di quali politici ci si può fidare e quali evitare.
La mia fede politica è proprio questo, confidare che i miei politici, se messi alla berlina, saprebbero farsi onore.

venerdì 9 marzo 2007

ANPI

Ho appena trovato, girovagando sul web, un documentario curato dalla sezione ANPI del mi paese intitolato "Partigiani a Recoaro" di cui non ero a conoscenza.
Attraverso le testimonianze di nomi noti a me ed ancor più a mio padre, vividamente vengono raccontati i fatti principali della resistenza locale.

Mi chiedo talvolta se abbia ancora senso una associazione di vecchi compagni di battaglie. Poi mi dico che non sono reduci come tutti gli altri, che sono persone che, finita la guerra più grande, per l'umanità e per loro, hanno deciso di non smettere di combattere per il mondo in cui credono, per la democrazia e per l' Italia. Un'associazione, questa, che ha dimostrato di avere un ruolo ancora oggi fondamentale, in ultima nel recente referendum costituzionale, per evitare lo scempio alla Costituzione che tutti loro avevano contribuito col sangue a creare.

Il nome non è casuale, è l'associazione dei partigiani, non dei reduci, riunisce infatti non solo quelli che hanno combattuto per la democrazia col sangue, ma anche quanti intendono farlo nelle loro possibilità.
A 16 anni sto meditando di iscrivermi...

venerdì 2 marzo 2007

La 25a ora

Domenica mi sono visto questo film, aspettandomene uno leggero, con il quale passare tranquillamente un pomeriggio particolarmente uggioso. Invece, un capolavoro.
Pur essendo di norma parsimonioso nell'utilizzo di giudizi così lapidari, non posso definire altrimenti un film che, per la particolarità dell'argomento e per la bravura del maestro Spike Lee, fa provare allo spettatore le emozioni con una vividezza straordinaria, quasi eccessiva per una domenica pomeriggio.
La storia è molto semplice e lineare (a parte qualche flashback improvviso) e narra la storia di un ex spacciatore di droga e del suo ultimo giorno di libertà prima di sette anni da trascorrere in carcere. E sette anni in prigione, si sa, cambierebbero chiunque. Specialmente un mingherlino di bell'aspetto come quello interpretato da Edward Norton. Così questi si trova a dover dire una serie di addii mozzati, fatti della sola speranza di rivedersi, mozzati dalla certezza che sarà tutto diverso. E il protagonista, volente o nolente, è costretto a provare la fedeltà di coloro che gli sono vicini, dalla sua ragazza agli amici d'infanzia, fino ad un boss della mafia est-europea. Così in una New York opprimente nella sua multiculturalità, fittizia nei suoi rapporti, si consuma il destino ineluttabile di un uomo ormai rassegnato.
Film a tratti triste, proprio per questa ineluttabilità, ma la cui visione non va rimandata.

Nuovo sito della Sg!

All'indirizzo www.sgworld.it è attivo il nuovo sito della Sinistra Giovanile. É veramente ottimo dal punto di vista sia grafico che organizzativo, ma ora lo devono tenere aggiornato!!!!
Dal sito della Sg Veneto l'elettrocardiogramma è piatto...

P.S. Claudio non ti preoccupare, scriverò presto. Purtroppo i professori di greco/filosofia/biologia/matematica/inglese se ne fregano del blog!

mercoledì 21 febbraio 2007

Appello all'ala riformista del centrosinistra

Ora mi rivolgo a tutta l'area cosiddetta "riformista" dell'Unione. In queste ore drammatiche per il nostro governo, è necessario, secondo me, spingere più che mai per la nostra causa progressista e democatica.
Scrivete sui vostri blog, organizzate iniziative, iscrivetevi ai ds, se non lo siete già, e votate la mozione Fassino!!!
Solo così li freghiamo questi Turigliatto e Rossi qui!!!!!!
Ora più che mai chi si ferma è perduto, a prescindere da quali saranno le sorti del NOSTRO governo!!!!!
Oggi più che mai dobbiamo dimostrare la nostra idea di partito DEMOCRATICO, dove le differenze vengono riassunte in una sintesi comune!!!!

Complimentoni!

Se stavolta il governo cade posso davvero fare i complimenti a quei pezzi di merda delle anime bianche che non hanno votato compatti al senato. Saranno contenti, ora potranno tornare nelle fumose sedi ex lotta continua a parlare a testa alta di lotta proletaria!!!!
Ora qualsiasi iscritto a Rifondazione con un po' di coerenza dovrebbe stracciare la tessera!!!!!

martedì 20 febbraio 2007

Sg Veneto a congresso!

Sabato 17 ho partecipato al mio primo congresso regionale della Sinistra Giovanile del Veneto.
Nonostante il febbrone che mi affliggeva (e che mi ha fatto fare anche qualche cazzata) non ho potuto che apprezzare il livello politico e morale dei partecipanti, siamo nel Partito!!!
Ho però, con tutta la mia umiltà, da ridire rispetto alle modalità di svolgimento del voto (segreto con un unico candidato,sic!) e alla scelta, secondo me molto discutibile, di delegare al voto delle tesi, dopo ampia discussione, i delegati al congresso regionale. ERAVAMO LI' APPOSTA!!!!!!
Alla fine non capivo il fine di quel bel dibattito tra demo-favorevoli e demo-scettici...
Comunque è andato tutto bene e domenica non avevo già più la febbre!!!!
Auguri a Giuliano Bonato per tutta la durata del suo mandato di segretario regionale!!!Fai rinnovare il sito!!!!!

Broncoviz - Antica segreteria del corso

Terribile!!!!

lunedì 19 febbraio 2007

Fontecedro 4 novembre 1996

Tu chiamale se vuoi...mozioni

Resoconto delle impressioni dopo la lettura delle tre tesi che verranno presentate al IV Congresso dei Democratici di Sinistra.


Mozione Fassino

In una parola: futuro. Leggendo d'un fiato la mozione, vedevo tra le righe una spinta innovatrice sincera e guidata dall'esperienza. Non solo credo che il quadro fornito in queste pagine sia corretto, ma credo anche che le soluzioni proposte ai problemi della Nazione siano le più indicate. Quando leggo che uno fra gli obiettivi prefissati, e qui parlo della forma del partito nuovo, è coniugare il radicamento nel territorio e un'attività costante nelle sezioni con nuove forme di comunicazione politica, sono sempre più convinto ad aderire col cuore a questa mozione. Una mozione che, tra l'altro, mette bene in chiaro un altro punto fondamentale, a mio parere, per la formazione del Partito Democratico, ovvero l'orgoglio delle proprie radici, ma anche la volontà di proseguire la svolta della Bolognina.
In una citazione:
Per tutto ciò che è stato, grazie
a tutto ciò che sarà, sì.

(Dag Hammarskjöld)

Mozione Mussi
In una parola: miopia. Mi spiego. Questa mozione rifiuta categoricamente l'ipotesi del Partito Democratico per far fronte ai grandi dilemmi di questo momento storico. Per questo trova motivazioni storiche ed internazionali che, però, non tengono conto della particolare situazione politica italiana, né dello sviluppo dell'Ulivo dalla nascita ad oggi.
Una mozione, questa, nella quale leggo troppo spesso la parola socialismo, non come storia di cui andare fieri, ma come prospettiva per il futuro, e questo non mi va. Troppe forme nuove di organizzazione, troppi riformismi e troppe culture progressiste sono escluse dalla parola "socialista".
Spero che la Sinistra Ds non faccia scissioni, perché in un partito realmente democratico ci deve essere spazio anche per le loro istanze, moltissime delle quali condivisibili.
Spero si rendano conto che in Italia, l'unica prospettiva realistica per un centrosinistra forte è quella del Partito Democratico, non quella di un fantomatico e nebuloso rinnovamento del socialismo che potrebbe portare solo alla morte dei Democratici di Sinistra.
In una citazione:
Morire per delle idee, l'idea è affascinante
per poco io morivo senza averla mai avuta

(Fabrizio de Andrè)

Mozione Angius
In una parola: paura. Mi ha fatto quasi soffrire leggere, in una mozione senza dubbio ben articolata e trattante un sacco di argomenti in maniera compiuta, di compagni che secondo me, pur sapendo che quella del Partito Democratico è la strada giusta da intraprendere, non vogliono farlo. Non posso esimermi, inoltre, dal dire di aver provato un certo disappunto leggendo le motivazioni di una mozione che non fa che raccogliere le incertezze e i dubbi fisiologici, per un partito grande come il nostro, alla vigilia di un cambiamento così importante.
Non nascondo, infine, anche alcuni miei dubbi sulla buona fede di questa mozione che, secondo me, raccoglie i mal di pancia di alcuni compagni solo per portare via voti alle altre due mozioni, in modo, e ribadisco che questa è una mia opinione personale, da garantire un posto nel futuro Pd anche ai timorosi delle svolte (v.Angius che non voleva neanche la svolta dell'89).
In una citazione:
Equo ne credite, Teucri.
Non credete al cavallo, Troiani.

(Publio Virgilio Marone)

giovedì 15 febbraio 2007

M'illumino di meno 2007


Anch'io aderisco alla campagna "M'illumino di meno". Per maggiori informazioni andare sul sito di Caterpillar

mercoledì 14 febbraio 2007

Omnis Libero.it mendax

Articolo comparso sul sito di Libero:

Do you speak latin? In alcuni licei italiani insegnano addirittura a parlarlo

Il Latino non è affatto una lingua morta. Anzi: in alcuni licei d'Italia è stato resuscitato, tanto che si insegna ai ragazzi a parlarlo. Alcuni professori sono riusciti a trovare il metodo per far digerire ai propri alunni questa materia. Un modo per superare con maggior facilità esami e versioni di Cicerone e Seneca. Parlare latino, così, è diventantato all'improvviso un gioco e un mezzo d'aggregazione. La sfida è stata vinta sia al Liceo classico europeo di Torino che al Liceo Quadri di Vicenza. Il metodo seguito porta il nome di Hans H. Orberg, studioso danese tra i primi a ideare la comunicazione a scuola del latino classico. Il risultato? Adesso entrando nelle classi dove si sperimenta questo sistema è normale sentire i ragazzi salutarsi con un "Ave" o vederli scambiarsi messaggini nello stile di Tacito o sentire le ragazze zittire i loro compagni con frasi tipo «Omnis homo mendax»: tutti gli uomini sono bugiardi.

Ii ad fanculum!
Da chi l'ha provato sulla propria pelle questo metodo, fa schifo!!!!

domenica 11 febbraio 2007

Bardiamoci a lutto

L'11 febbraio 1929 venivano firmati i Patti Lateranensi. Uffaaaaaa!

L'agente segreto, di Joseph Conrad

Un racconto semplice, è il sottotitolo di questo libro.
Un racconto semplice che, però, ha significato molto per la mia vita di lettore. Infatti, leggere per la prima volta un libro non tanto per la trama e per sapere "come andrà a finire", non è cosa da poco; soprattutto se invece il motivo della lettura diventa lo stile.
Non avrei mai detto che tutte le analisi dei testi fatte a scuola in due anni mi sarebbero alla fine servite per apprezzare veramente il primo libro "serio", affrontato con occhio attento e critico, della mia vita.
É una storia semplice,anche nel suo drammatico compimento per nulla scontato.
Con il suo stile veloce, freddo e schematico, l'autore rende perfettamente l'atmosfera di squallore che caratterizzava gli strati più bassi della società di inizio novecento, dove spesso l'unico comportamento che salvava la vita è l'indifferenza verso il prossimo.
E questo l'ha capito bene Adolf Verloc, il protagonista del libro, un sordido doppiogiochista e calcolatore che, privo di sentimenti e pietà, arriva a compiere azioni frutto di una razionalità malata e sintomo del più profondo rifiuto dell'interiorità.
Una caratterizzazione così levigata, la sua, da far presagire al lettore, alla fine del libro, le azioni del protagonista, quasi lo conoscesse.
Tuttavia, come in una scena cinematografica di tensione, ogni passo del libro ci sorprende e ci fa chiedere "Quanto ancora potrà andare peggio?".Domanda più che attuale.

giovedì 8 febbraio 2007

Il Grande Fratello Ungherese

Giubilo!

Da oggi è attivo il blog dei Democratici di Sinistra della sezione di Recoaro Terme
all'indirizzo dsrecoaro.blogspot.com
Ad opera del sottoscritto!

Accorrete numerosi!

lunedì 5 febbraio 2007

Nuovi compagni!


Alle già nutrite schiere di comunisti rivoluzionari si è aggiunto ieri il rosso (vedi foto) compagno Pippo Baudo.
Questi, infatti, con il tipico ardore marxista-leninista, ha attaccato il Papa per non aver speso neanche una parola sui fatti di Catania, sovversivo!
A parte gli scherzi, quando si vedono continue ingerenze clericali nella vita politica italiana, la gran parte delle quali in strenua difesa della vita, è quantomeno fastidioso il silenzio del Papa all'Angelus.Ci arriva anche Pippo Baudo!
Degne di nota sono le dichiarazioni di autorevoli membri di An, scandalizzati da un attacco ad un'istituzione così sacra da non biascicare neanche una cazzo di parola su un POVERO CRISTO morto per 1200 euro al mese (se va bene), per difendere lo stato da cui proprio la Chiesa Cattolica Romana suchia il sangue.
A costo di sembrare retorico, al peggio non c'è mai fine.

venerdì 26 gennaio 2007

Mea culpa, magistrorum maxima culpa

Mi scuso per le due settimane sabbatiche del blog, causate da un'eccessiva mole di studio.
Ora ricomincio.

giovedì 11 gennaio 2007

Parla con me

Ho appena finito di vedere la prima puntata in prima serata di "Parla con me", il talk show condotto da Serena Dandini.
Ma perchè è così insolito vedere un professore di archeologia classica scherzare con un comico in prima serata? Ma perchè in Italia la cultura in tv dev'essere per forza Piero Angela & fam. oppure la 3a serata di Rai Tre?
Che bella sta trasmissione, speriamo che duri.

Adesso anche voi non potrete più dire NON LO SAPEVO

God, Inc - Episode 1

Questo è veramente un capolavoro!

martedì 9 gennaio 2007

Per l'Italia unita, rossa e socialista!


Dopo questa vittoria del Partito Marxista Leninista Italiano, la società capitalista ed antiproletaria e la sua cricca revisionista hanno i giorni contati!

De violentia

Da quando ha messo piede sulla terra, l’uomo è stato accompagnato da una storia di sopraffazione e crudeltà certo retaggio del suo passato animale, ma anche della natura più intima dell’essere umano.
Basti pensare alla storia che studiamo sui libri per vedere chiaramente che ogni avvenimento importante è stato accompagnato dalla violenza: dalle carneficine consumatesi durante ogni guerra alle successioni “forzate” sui troni delle più importanti dinastie, dallo sterminio di popoli per la loro terra alla sistematica e programmata eliminazione di un’etnia.
Credo che per spiegare la violenza non ci sia nulla di meglio che la definizione che ne dà il dizionario: “Tendenza sorda ed animalesca alla sopraffazione”.
Ma, a differenza degli animali, l’uomo conosce anche un altro tipo di violenza, quella trattenuta, covata dentro di sé ed accresciuta dal tempo: la vendetta.
Purtroppo, però, quella che è senza dubbio la peggiore deriva che un istinto umano può prendere, è stata spesso celebrata da eroi (vendicatori mascherati) e da autori (anche Omero, nell’Odissea, celebra come sacrosanta la strage dei Proci).
Ma la nostra società non può accettare, e quindi implicitamente promuovere, un fenomeno che comporta macchinazioni ordite per danneggiare l’autore di uno screzio passato, in nome di una propria personale giustizia.
A dispetto di ciò, noi italiani siamo un esempio di litigiosità senza pari, con una giustizia intasata da cause futili spesso intentate per rivalsa.
Fortunatamente c’è un testo molo chiaro in proposito, la Costituzione della nostra Repubblica, che sancisce che la giustizia è una sola condanna quella arbitraria ed individuale.
Perfino il carcere, avendo fine rieducativi, non è la vendetta della società contro chi ha sbagliato, ma un modo, per lui, di meritarsi il perdono.
Ma più che alla Costituzione, ci dovremmo affidare al buon senso della gente che non considera il perdono buonismo d’altri tempi, ma argomento sempre attuale perché solo d quello possono nascere pace e solidarietà.
Vediamo ogni giorno che la vendetta, quella che i mafiosi definiscono “il miglior perdono”, dà origine ad una continua spirale di violenza, pochi dicono, però, che si può fermare solo alla radice.

lunedì 8 gennaio 2007

domenica 7 gennaio 2007

De bello arabico

Dopo i fatti dell’11 settembre 2001, esaurito l’iniziale e scontato scalpore, si sono distinte, rispetto all’Islam, due linee di pensiero.
L’una aperta nei confronti di quest’altra civiltà, consapevole dell’innocenza dell’Islam quanto della colpevolezza e dell’efferatezza di alcuni suoi settori. Una visione, questa, ferma nel colpire ma saggia nel farlo.
L’altra, invece, quella che io ritengo più becera e semplicistica, che asserisce di una presunta guerra di civiltà (o di religione) tra l’occidente e i paesi islamici. Tra i principali fautori di quest’idea c’era la defunta Oriana Fallaci, assurta ora a profetessa da coloro che sposano questa tesi.
Ella stessa, infatti, parla va di “guerra di religione”, in palese antitesi con quanto scriveva Dacia Maraini, giornalista e scrittrice: “Non sono stati gli islamici in generale a fare l’eccidio, come non sono stati gli italiani in generale a buttare la bomba alla Banca dell’Agricoltura o alla stazione di Bologna”.
Certo, mi si potrà obbiettare che i musulmani ci stanno “invadendo” per mezzo dell’immigrazione e che l’occidente sta cedendo in cerca di un eccessivo rispetto, ma credo che sia necessario saper scindere le due cose.
Che l’immigrazione ci sia e che per certi versi sia un problema è innegabile, chiunque legga un giornale lo vede, ma io credo che questa, se affrontata in maniera corretta e vista non solo come un problema, ma anche come un’opportunità per arricchire noi e la nostra cultura, possa risultare ben accetta.
C’è poi il discorso della “ritirata” dell’occidente di fronte a quest’altra cultura, e qui la questione si fa più complessa.
Certo è necessario avere rispetto per una cultura diversa dalla nostra (e non tutti ce l’hanno), ma quando leggo che in certe scuole sono state bandite le celebrazioni del Natale per rispetto agli alunni musulmani, ritengo ciò profondamente sbagliato.
Penso infatti che le due culture si debbano incontrare senza limitarsi a vicenda, pur essendo limitate dalle leggi italiane.
Ritengo che un incontro non possa essere sinceramente costruttivo se non si verifica nella vera essenza delle due culture.
All’indomani dell’11 settembre 2001, a fronte della generica condanna all’Islam che stava uscendo da certi ambienti, una persona a me vicina mi regalò un libricino: “L’Islam spiegato ai nostri figli”, di Tahar Ben Jelloun, poeta, romanziere e giornalista di natali marocchini, che spiega in maniera semplice e discorsiva la vera essenza della civiltà musulmana.
Dopo una lettura del genere non si può che dissentire fermamente da quanti, in maniera spesso sorda ad ogni confronto, additano nell’Islam una cultura nemica della nostra e da rifuggire.
Le culture, al giorno d’oggi, per quanto diverse siano, non possono sfuggire allo scontro.
E perché no, all’incontro.

giovedì 4 gennaio 2007

Dark City

Post veloce che ho sonno.
Ho appena visto Dark City.L'idea secondo me è bellissima, il film un po' meno. Secondo me con una trovata del genere, un copione un po' più elaborato, un cast decente e un po' di marketing avrebbero potuto fare faville. Appuntamento (spero) ai prossimi anni per un remake perchè l'idea lo pretende.
Qual è l'idea? Vedetevi il film!