venerdì 29 giugno 2007

Il mio intervento alla costituzione del comitato “14 ottobre” per il Partito Democratico della Valle dell’Agno

Questa sera siamo qui per dare vita, anche nella nostra Vallata dell’Agno, ad un partito che sia plurale, europeo ed europeista, partecipato, ma soprattutto siamo qui per dare vita ad un partito che sia nuovo.
La politica, oggi, per scrollarsi di dosso l’aria di “casta” che la permea, deve rinnovarsi nelle idee, nei metodi, ma soprattutto nelle persone.
Idee, metodi e persone. Proviamo a guardare da questi tre punti di vista ciò che è stato fatto finora nella costruzione del Partito Democratico.
Le idee. Fin dal 1995, quando è nato il primo embrione di quello che ora è l’Ulivo, c’è unità d’azione pressoché totale tra DS e Margherita.
In questi 12 anni di cammino in comune sono emersi anche i metodi che devono accompagnare la nascita del Partito Democratico: primo tra tutti le primarie, con il principio “una testa, un voto”.
Si è visto che per restituire dignità ad una politica che sempre pi è distaccata dalla gente, occorrono forme di partecipazione inedite e ad ampio raggio.
Questo sono state le primarie che hanno visto vincitore Romano Prodi, uno straordinario momento di mobilitazione e di partecipazione collettive contro la destra berlusconiana e soprattutto per un’idea diversa di Italia.
Abbiamo detto idee, metodi e persone.
I primi due li abbiamo visti, ora arrivano le note dolenti.
Per costruire un partito che sia veramente nuovo, bisogna partire dalle persone: senza un deciso ricambio generazionale e di genere, c’è poco da fare, questo sarà l’ennesimo insuccesso!
E bisogna dire che in questo senso, questa avventura del Partito Democratico è cominciata davvero male.
Già nella formazione del famoso comitato dei 45 non è stato inserito nemmeno un membro che avesse meno di 40 anni.
Io mi chiedo come i nostri leader abbiano potuto pensare di stabilire le regole del partito nuovo senza interpellare coloro che di questo partito dovranno essere i protagonisti?
Il punto di vista dei giovani è sempre stato quello meno ascoltato, mentre noi dovremmo essere tra i primi ad essere consultati.
La mia organizzazione, la Sinistra Giovanile, si è fatta promotrice l’anno scorso di un Progetto di Legge, chiamato Accesso al Futuro.
Era un insieme di provvedimenti, che ora si stanno finalmente realizzando, che avrebbero favorito i giovani, nel lavoro, nella scuola, negli affitti, nell’erogazione dei mutui e via dicendo.
In Parlamento questo pacchetto è stato presentato dall’On. Piero Ruzzante, un nostro eletto di Padova.
Lui, però, pur essendo bravissimo, è nato nel 1963.
Io mi chiedo: è possibile che a presentare quella legge non ci sia stato un deputato trentenne?
Io credo che a questo proposito la politica debba fare una profonda autocritica e che il Partito Democratico sia la sede giusta.
È necessario, dunque, un ricambio generazionale, e a cominciare, proprio da qui, da questa sera e da questa sala.
Infatti, con le primarie di ottobre, avremo un’occasione straordinaria per dare un regnale forte di rinnovamento.
Ecco, io vorrei che il comitato che costituiamo stasera si impegnasse per garantire, nel nostro collegio, almeno 2-3 eletti giovani.
Credo che le potenzialità, nel nostro territorio, ci siano. Credo che ci voglia solo un po’ di coraggio. Spero che faremo tutti la nostra parte.

Alberto Trivelli

domenica 24 giugno 2007

Herman Medrano - El panin ludro

Ecco chi ero a vedere ieri sera.
Troppo forte!!!
A go el cuèo che ga el porto d'armi!!Hahahaah!
UòUòUò!!

giovedì 21 giugno 2007

Un capolavoro


Una vignetta di Marco Scalia trovata qui. Magnifica.

martedì 19 giugno 2007

Saperi democratici


A qualche populista demagogo potrà sembrare strano che alcuni di questi parlamentari, scrivano un appello così accorato perché il Partito Democratico sia un partito anche e soprattutto di cultura.
A dispetto del clima antipolitico che si respira ultimamente (e non solo), ecco un progetto serio per un partito che persegua politiche culturali non soltanto predicate, ma anche praticate (mammamia quanto è bella questa massima!).
Quello che comincia come un testo carico della retorica già sentita su investimenti sulla cultura eccetera, dà invece dei seri spunti di riflessione su quella che dovrà essere la linea del Pd in merito.
Primo. L'autonomia dei territori non si tocca, ma la cultura non può essere subordinata all'esigenza della singola realtà locale. Dobbiamo, da europeisti come siamo, investire a livello dell'UE.
In soldoni, non bisogna insegnare il dialetto nelle nostre scuole mentre nel mondo parlano l'inglese già da bambini.
Secondo. Promozione convinta della formazione culturale, in pratica una sensibilizzazione dell'elettorato, per avere dei momenti di partecipazione democratica il più sentiti e coinvolgenti possibile.
Terzo. Un'azione, all'interno del Pd, di promozione della soggettività politica di ognuno e della sua rielaborazione personale, per un partito "nuovo, perché al proprio interno promuove e dà valore a chi costruisce, piuttosto che a chi oppone veti".
Io ci sto!

mercoledì 13 giugno 2007

lunedì 11 giugno 2007

domenica 10 giugno 2007

1€ 2 gettoni


Che notiziola succulenta questa...
Ma loro mica andavano a giocare in oratorio, vero?

venerdì 8 giugno 2007

Non è la fine...è solo l'inizio

Il titolo epico qui sopra sta ad indicare che, prima di tutto, oggi è finita la scuola. Praticamente.
Oggi è stata proprio una bella giornata a scuola, ci si diverte proprio quando i giochi sono fatti e i professori si mostrano come esseri umani.

Ad ogni modo, tornato a casa e acceso il pc, mi trovo davanti a quello che probabilmente sarà l'impegno principale dell'estate (dopo il cazzeggio): la costruzione del Partito Democratico.
Infatti, la sorellona della piccola Ester (se leggi mi aspetto una sberla minimo) mi ha mandato una mail di invito ad un incontro che si svolgerà Valdagno, all'Elettromeccanica Zamberlan, alle 20:30 di lunedì sera. Si parla di giovani e PD a Valdagno. Volete che il responsabile provinciale scuola (prrrrr) della Sinistra Giovanile non ci sia???Ebbene ci sarò!

P.S.:Caro Blog, ora che sono a casa prometto di aggiornarti più spesso.

domenica 3 giugno 2007

Questo tizio è un grande

Girovagando per la rete (invece di tradurre il discorso di Critognato del De Bello Gallico) ho trovato i video di questo tizio fortissimo, un mago del video editing. Guardate questi video e ditemi se non è un grande.



sabato 2 giugno 2007

GOOD Magazine: Internet Porn

Molto ben...documentato!

Cento



E siamo a 100. Mica 45 come le mezze seghe.
É proprio di questi 45 che vorrei parlare nel mio centesimo post, un post importante per un argomento fondamentale.
Nei miei giorni passati lontano dal blog causa studio, infatti, sono state fatte (almeno) due grandissime cazzate.
La prima, l'hanno detto tutti, è stata la composizione del Comitato dei 45, senza neanche un under 40. É inutile negarlo, il partito democratico ce lo vogliono propinare, non far costruire.
Fortunatamente Sg, GdM e giovani outsider si sono mossi in fretta, proponendo però strade, come i paracomitati, ben poco praticabili. É finita con Occhetto l'epoca dei governi ombra.
I giovani si devono battere strenuamente prima per avere una "quota" fissa di rappresentanza nelle liste per le Primarie di Ottobre, poi, qualora questo non si verificasse, e questo è molto probabile, ci deve essere una lista giovani. Non dobbiamo aver paura di ripercussioni nei rapporti coi partiti, vogliamo essere noi il Partito Democratico!
Deve essere finita l'epoca, e
qui vengo alla seconda cazzata, in cui si sceglievano i leader di notte a porte chiuse. Forse i nostri leader non si rendono conto di quale sia stata l'impressione che sulla base ha avuto questa scelta sciagurata.
Il partito democratico non si può permettere di non essere fortemente partecipato. E noi giovani ci dobbiamo battere perchè non sia così, lo dobbiamo prima di tutto a noi stessi.