martedì 30 giugno 2009

Intervento al Consiglio Comunale del 26 giugno 2009

Come alcuni di voi sanno sto conseguendo in questi giorni la maturità al Liceo Classico.
Studiando – oggi avevamo la prova di latino – mi sono imbattuto in una citazione che mi ha fatto riflettere.

Nel 96 d.C. finisce l’impero di Domiziano, un imperatore dispotico ed autoritario, che male sopportava il dibattito.
In quell’occasione, al finire di un’era così buia per la libertà d’espressione, uno storiografo, Tacito, scriveva «nunc demum redit animus», tradotto «ora finalmente si torna a respirare» (Tacito, Agricola, III, n. d. r.).
Ecco, io credo che in questa sala consiliare, questa sera, questa citazione torni più che mai attuale.
Da questa sera questo luogo torna ad essere il centro della democrazia a Recoaro.
Guardando i risultati delle elezioni risulta chiaro che i recoaresi hanno scelto il cambiamento, hanno scelto un’Amministrazione che finalmente sappia ascoltare e di questo li ringraziamo.
Noi sappiamo, però, che non tutti i recoaersi ci hanno votato, sappiamo che altre idee, altri progetti, altre sensibilità, altre persone si erano presentate a queste elezioni e vogliamo ascoltare anche queste.
Non ci spaventa il dibattito, non ci spaventa neanche lo scontro, purché questo sia condotto sulle idee e per il bene dei cittadini recoaresi.

So bene che essere nel Consiglio Comunale del proprio paese già a 18 anni è un onore concesso veramente a poche persone.
So di non essere una “vecchia volpe” della politica e di questo vado anche fiero, ma una cosa credo di averla già imparata.
Chi amministra paesi piccoli come il nostro non può permettersi di avere pregiudizi con le persone per come la pensano o per come votano.
Ho imparato che per Recoaro è importante il contributo di tutti e che la qualità migliore di un amministratore è quella di saper ascoltare per dare risposte mirate ai problemi concreti dei cittadini.

Rimbocchiamoci le maniche.
Da fare ce n’è per tutti.
Grazie.

Alberto Trivelli

1 commento:

Davide ha detto...
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